ERNIE DISCALI CERVICALI

Dr Antonio Scuccimarra)


Esse carattisticamente danno come sintomi soggettivi la cervicalgia per distensione dei legamenti rachidei e successivamente la cervicobrachialgia quando subentra una irritazione radicolare.
I sintomi oggettivi si distinguono in:
1. sintomi rachidei (per distensione dei legamenti) con dolore alla pressione dell’interspina corrispondente al disco erniato.
2. sintomi midollari nelle ernie mediane con compressione del midollo quando il diametro scende da 17 a 12mm: la stenosi si ha per valori di meno di 13 mm.Queste ernie possono anche interferire indirettamente sulla vascolarizzazione del midollo per compressione dell'arteria spinale anteriore
3. sintomi radicolari (motori, sensitivi e trofici) che interessano la radice che fuoriesce dal rachide nel foro intervertebrale corrispondente. La radice passa da:
---stadio di irritazione: parestesie, segno di Spurling (esacerbazione del dolore alla flessione forzata del capo dal lato colpito), positivita’ della manovra di Roger-Bikelas-De Seze che mette in trazione le radici abducendo il braccio ad avambraccio esteso e pronato e capo ruotato controlateralmente
---stadio di compressione: con deficit sensitivo e motorio (deltoide –C5-, bicipite –C6-, tricipite –C7-, flessori ultime dita –C8-)
---stadio di interruzione: con paresi ed anestesia.

La Diagnosi differenziale va fatta con:
1. la Sclerosi Laterale Amiotrofica: mancano deficit sensitivi ed il dolore. Importante la EMG
2. Siringomielia: vi e’ la caratteristica dissociazione termo-dolorifica
3. sindromi della fossa sopraclaveare, sdr di Pancoast, neoplasie extra- ed endodurali cervicali: la NMR fara’ la diagnosi
4. brachialgia irradiata da periartrite scapolo-omerale: vi e’ limitazione dolorosa dell’escursione articolare della spalla.

Il trattamento delle ernie cervicali che viene effettuato dalla maggioranza degli specialisti e’ conservativo in assenza di deficit neurologico, chirurgico in presenza di deficit. Il trattamento conservativo e’ farmacologico, fisico, collare di Schanz, riposo. Non piu’ in uso le trazioni con fionda di Glisson con 2-4kg per 15’. La chirurgia consiste eminentemente nella discectomia per via anteriore con innesto osseo o cage in caso di spazio discale ancora rilevante. L'approccio chirurgico anteriore alle lesioni della colonna cervicale non e' un'operazione nuova. Esso e' stato descritto nel testo di NCH di CHIPAULT, pubblicato in Francia nel 1895. Eccetto che per pochi isolati casi, l'approccio ant. non fu usato fino al 1950 quando l'idea fu concepita quasi simultaneamente in tre separate aree del mondo:
---Smith e Robinson, 1955,Maryland.
---Derrymaker,1956,Belgio.
---Cloward,1956, Hawaii.
ciascuno di questi autori sviluppo' la sua tecnica interamente indipendente e senza sapere degli altri due.

L'approccio posteriore alla colonna cervicale viene oggi effettuato previa laminotomia open-door e non piu' previa laminectomia dato l'elevato rischio di cifosi vertebrale nel tempo, come mostrato dalla foto sottostante.


OZONOTERAPIA DELLE ERNIE CERVICALI
Essa, nelle ernie cervicali vere, molli, da’ risultati eccezionali. La cervicalgia e la brachialgia regrediscono con poche sedute ed a fine ciclo regrediscono i deficit radicolari. Non lo stesso si puo’ dire per le ernie dure. Occorre fare l’infiltrazione all’esatto livello dell’ernia, bilateralmente. Per il paziente e’ meno dolorosa dell’iniezione lombare. La regressione dell’ernia e’ soddisfacente e d’altro canto se non avvenisse il dolore non sparirebbe. Riporto dappresso due foto di un ernia cervicale prima del trattamento (a sinistra) e dopo il trattamento (a destra)


ERNIE DORSALI
A livello dorsale, data la ristrettezza del canale vertebrale occupato pressocche’ completamente dal midollo e la scarsa importanza funzionale delle radici, le ernie che giungono a manifestazioni cliniche producono usualmente una compressione midollare con lesione midollare traversa data da comparsa lenta e progressiva di paraparesi spastica. I segni iniziali sono rappresentati da senso di indebolimento e facile stancabilita’ degli arti inferiori fino ad ipostenia, iperreflessia OOTT, cloni e Babinski ed ipoestesia a livello. I segni radicolari possono rivelarsi con un dolore a cintura mono o bilaterale come le nevralgie intercostali. In casi eccezionali un'erniazione dorsale bassa (DX-DXI; DXI-DXII), specie a sinistra, interrompendo la via di maggiore afflusso sanguigno al midollo dorsolombare (arteria di Adamkiewicz), può determinare gravi paraplegie.

La diagnosi differenziale va fatta con processi espansivi intra- ed extradurali, con la siringomielia, con la sclerosi multipla, con la paralisi familiare spastica, con le sindromi neuroanemiche.

Il trattamento delle ernie dorsali che viene effettuato dalla maggioranza degli specialisti e’ conservativo in assenza di deficit neurologico, chirurgico in presenza di deficit. Il trattamento conservativo e’ farmacologico, fisico, riposo. La chirurgia consiste eminentemente nella discectomia per via postero-laterale.


OZONOTERAPIA DELLE ERNIE DORSALI
Essa, nelle ernie dorsali, parimenti alle ernie cervicali vere, molli, da’ risultati eccezionali. Occorre anche in questo caso fare l’infiltrazione all’esatto livello dell’ernia, bilateralmente. Per il paziente e’ meno dolorosa dell’iniezione lombare.