Esse carattisticamente danno come sintomi soggettivi la cervicalgia per
distensione dei legamenti rachidei e successivamente la cervicobrachialgia
quando subentra una irritazione radicolare.
I sintomi oggettivi si distinguono in:
1. sintomi rachidei (per distensione dei legamenti) con dolore alla pressione
dell’interspina corrispondente al disco erniato.
2. sintomi midollari nelle ernie mediane con compressione del midollo
quando il diametro scende da 17 a 12mm: la stenosi si ha per valori di
meno di 13 mm.Queste ernie possono anche interferire indirettamente sulla
vascolarizzazione del midollo per compressione dell'arteria spinale anteriore
3. sintomi radicolari (motori, sensitivi e trofici) che interessano la
radice che fuoriesce dal rachide nel foro intervertebrale corrispondente.
La radice passa da:
---stadio di irritazione: parestesie, segno di Spurling (esacerbazione
del dolore alla flessione forzata del capo dal lato colpito), positivita’
della manovra di Roger-Bikelas-De Seze che mette in trazione le radici
abducendo il braccio ad avambraccio esteso e pronato e capo ruotato controlateralmente
---stadio di compressione: con deficit sensitivo e motorio (deltoide –C5-,
bicipite –C6-, tricipite –C7-, flessori ultime dita –C8-)
---stadio di interruzione: con paresi ed anestesia.
La Diagnosi differenziale va fatta con:
1. la Sclerosi Laterale Amiotrofica: mancano deficit sensitivi ed il dolore.
Importante la EMG
2. Siringomielia: vi e’ la caratteristica dissociazione termo-dolorifica
3. sindromi della fossa sopraclaveare, sdr di Pancoast, neoplasie extra-
ed endodurali cervicali: la NMR fara’ la diagnosi
4. brachialgia irradiata da periartrite scapolo-omerale: vi e’ limitazione
dolorosa dell’escursione articolare della spalla.
Il trattamento delle ernie cervicali che viene effettuato
dalla maggioranza degli specialisti e’ conservativo in assenza di
deficit neurologico, chirurgico in presenza di deficit. Il trattamento
conservativo e’ farmacologico, fisico, collare di Schanz, riposo.
Non piu’ in uso le trazioni con fionda di Glisson con 2-4kg per
15’. La chirurgia consiste eminentemente nella discectomia per via
anteriore con innesto osseo o cage in caso di spazio discale ancora rilevante.
L'approccio chirurgico anteriore alle lesioni della colonna cervicale
non e' un'operazione nuova. Esso e' stato descritto nel testo di NCH di
CHIPAULT, pubblicato in Francia nel 1895. Eccetto che per pochi isolati
casi, l'approccio ant. non fu usato fino al 1950 quando l'idea fu concepita
quasi simultaneamente in tre separate aree del mondo:
---Smith e Robinson, 1955,Maryland.
---Derrymaker,1956,Belgio.
---Cloward,1956, Hawaii.
ciascuno di questi autori sviluppo' la sua tecnica interamente indipendente
e senza sapere degli altri due.
L'approccio posteriore alla colonna cervicale viene oggi
effettuato previa laminotomia open-door e non piu' previa laminectomia
dato l'elevato rischio di cifosi vertebrale nel tempo, come mostrato dalla
foto sottostante.
OZONOTERAPIA DELLE ERNIE CERVICALI
Essa, nelle ernie cervicali vere, molli, da’ risultati eccezionali.
La cervicalgia e la brachialgia regrediscono con poche sedute ed a fine
ciclo regrediscono i deficit radicolari. Non lo stesso si puo’ dire
per le ernie dure. Occorre fare l’infiltrazione all’esatto
livello dell’ernia, bilateralmente. Per il paziente e’ meno
dolorosa dell’iniezione lombare. La regressione dell’ernia
e’ soddisfacente e d’altro canto se non avvenisse il dolore
non sparirebbe. Riporto dappresso due foto di un ernia cervicale prima
del trattamento (a sinistra) e dopo il trattamento (a destra)
ERNIE DORSALI
A livello dorsale, data la ristrettezza del canale vertebrale occupato
pressocche’ completamente dal midollo e la scarsa importanza funzionale
delle radici, le ernie che giungono a manifestazioni cliniche producono
usualmente una compressione midollare con lesione midollare traversa data
da comparsa lenta e progressiva di paraparesi spastica. I segni iniziali
sono rappresentati da senso di indebolimento e facile stancabilita’
degli arti inferiori fino ad ipostenia, iperreflessia OOTT, cloni e Babinski
ed ipoestesia a livello. I segni radicolari possono rivelarsi con un dolore
a cintura mono o bilaterale come le nevralgie intercostali. In casi eccezionali
un'erniazione dorsale bassa (DX-DXI; DXI-DXII), specie a sinistra, interrompendo
la via di maggiore afflusso sanguigno al midollo dorsolombare (arteria
di Adamkiewicz), può determinare gravi paraplegie.
La diagnosi differenziale va fatta con processi espansivi
intra- ed extradurali, con la siringomielia, con la sclerosi multipla,
con la paralisi familiare spastica, con le sindromi neuroanemiche.
Il trattamento delle ernie dorsali che viene effettuato
dalla maggioranza degli specialisti e’ conservativo in assenza di
deficit neurologico, chirurgico in presenza di deficit. Il trattamento
conservativo e’ farmacologico, fisico, riposo. La chirurgia consiste
eminentemente nella discectomia per via postero-laterale.
OZONOTERAPIA DELLE ERNIE DORSALI
Essa, nelle ernie dorsali, parimenti alle ernie cervicali vere, molli,
da’ risultati eccezionali. Occorre anche in questo caso fare l’infiltrazione
all’esatto livello dell’ernia, bilateralmente. Per il paziente
e’ meno dolorosa dell’iniezione lombare.